Portfolio ▾
Figure modellate
di grande e piccolo formato
Nella sezione Scultura è presentata una parte della produzione più impegnativa e rilevante sotto il profilo prettamente artistico. Con un approccio variegato sia per materiali che per dimensioni progettuali, ma senza mai tradire una coerente impronta stilistica, è principalmente raffigurata la figura umana, particolarmente quella femminile, con una rappresentazione espressiva che va dalla intima solitudine, al tenero sentimento materno, ad una sensualità raffinata.
Alcune delle opere qui presentate non sono in vendita, perché o già vendute o appartenenti a collezioni private. Sono state comunque inserite nella Galleria Fotografica per completezza di documentazione e allo scopo di mostrare comunque soggetti a cui potersi ispirare per eventuali progetti su specifica richiesta.
Nella sezione Scultura è presentata una parte della produzione più impegnativa e rilevante sotto il profilo prettamente artistico. Con un approccio variegato sia per materiali che per dimensioni progettuali, ma senza mai tradire una coerente impronta stilistica, è principalmente raffigurata la figura umana, particolarmente quella femminile, con una rappresentazione espressiva che va dalla intima solitudine, al tenero sentimento materno, ad una sensualità raffinata.
Alcune delle opere qui presentate non sono in vendita, perché o già vendute o appartenenti a collezioni private. Sono state comunque inserite nella Galleria Fotografica per completezza di documentazione e allo scopo di mostrare comunque soggetti a cui potersi ispirare per eventuali progetti su specifica richiesta.
G A L L E R Y
NOTA CRITICA
L’opera di Anke van der Linden, pur nella apparente, ostentata fisicità della ideazione, rimane fondamentalmente ermetica e di non facile lettura.
La narrazione si presenta sobria, dal tratto morbido, fluido, ed apre, senza esitazioni, alla dimensione astratta, dove l’esaltazione della forma si impone alla materia, costretta a divenire mero supporto di spazi-mondi obbligati, definiti dalla figurazione perlopiù curvilinea .
Il segno, deciso, si manifesta a tratti, breve, veloce, intenso, e delinea l’opera in modo ineffabile, lasciando all’osservatore il compito di coglierne le emozioni ed il messaggio in un processo di corrispondenza biunivoca in cui il fruitore viene invitato a divenire esso stesso soggetto e parte attiva.
Il tema ricorrente che accompagna l’evoluzione dell’artista fin dalle primissime creazioni, evoca l’archetipo della Dea Madre, declinato ora come universale potenza generatrice, attraverso la generosità delle forme connotate di prorompente carnale umanità, ora come promessa di vita, offerta dal tratteggio armonioso e sensuale che rimanda prepotentemente all’idea di corpo dispensatore di autentica e appagante pace terrena .
Sul piano tecnico si assiste ad un graduale allontanamento (superamento?) della visione per blocchi, che imprigiona la figura secondo il modulo della composizione destrutturata, per giungere ad approdi stilistici dotati di più intensa e profonda maturità espressiva .
Non mancano, tuttavia, durante tutto il percorso, esempi, in cui è possibile imbattersi nella celebrazione di momenti inaccessibili, inviolabili di intimità nascosta, e la dimensione enigmatica pare impossessarsi della mano dell’artista per erigere muri, barriere, chiusure e frapporre distanze, in un paradigma concettuale che tradisce pulsioni riconducibili al nichilismo propositivo post-astratto.
D.L.